10.10.09

l'altra alterità



Appena concluso l'ultimo passo
il piede riposa aspettando che l'altro faccia altrettanto.
Così il peso, dal dietro in avanti.
Almeno fino ad ora.
Almeno fino a te.


l'Altro (rivolto a Lei): "Mi devi concedere l'onore di presentarti una persona."
Lei: "con piacere."
l'Altro: "eccolo. Lei, ti presento Lui." 
Lui: "incantato."
Lei: "incantata."
l'Altro: "dovete scusarmi, ma ora vi devo lasciare. il mio compito si è concluso."
Lei (rivolta all'Altro): "dialogheremo sull'eventualità della tua assenza."
Lui (rivolto a Lei): "mi nutrirò della tua presenza."
Lei: "come un pensiero mattutino."
Lui: "che si nutre di un vissuto notturno."



Nuovamente atterriti dalla potenza di un presenza 
sconvolti di non amare
di essere amato e non da lei
di essere amata e non da lui.

Loro e tutti quegli altri che li ameranno
se li amano
sempre che li amino.