27.2.11

l'attimo prima


Rivivere quella specie di meccanismo automatico-burocratico che unisce un uomo e una donna nel momento in cui non si conoscono, ma che, irrimediabilmente, si piacciono.

Si può chiacchierare di cose intelligenti o stupide, tentare di sedurre o essere timidi.

Ma c'è un attimo.

Prima che cominci tutto.

Che è quell'attimo giusto prima di baciarsi che sembra non arrivare mai.

Che sembra non finire mai.

Che si vorrebbe non finisse mai.

Quello che determinerà il fatto di andare a casa tua o casa sua.

Quello che determinerà il fatto di addormentarsi con la gioia nel cuore o più semplicemente fra le sue braccia.


Ed è in quell'attimo che si esprimono quelle due o tre frasi che sono un misto di banalità, falsità, intimità e timidezza.

Cose che ogni volta che ci si ripensa viene la pelle d'oca oppure infilare la testa sotto il piumone per la vergogna o che, ancora, ti fanno cacciare un urlo di gioia nel silenzio della casa vuota, la mattina dopo.

Sono frasi che non si ripeterebbero mai.

Che bisogna dimenticare di avere dette o ascoltate.

Ma poi lo dici.

Ascolti la risposta.

E vi baciate.


5.2.11

gomiti, stelle e altre storie


Loro non vogliono un tromba tu che trombo anch'io, ma nemmeno un matrimonio che duri cent'anni:
vogliono solo tenerti la mano..


Lei voleva solo tenergli la mano e sentire che fosse sua.
Lui voleva solo darle la mano e sentirsi suo.

Thanks to Nick&Nora