13.12.07

sì, le dona. bis


ti svegli.
dove sei?
a casa.
chi c'è nel letto accanto a te?
è tua moglie, ricordi,
non sei più in carcere.
dorme.
coi pugni chiusi, come un angelo.
le dona essere incinta.
sì, le dona.
nazim hikmet - a bit modified

sì, le dona.


La senti,
ti spia dolcemente, seduta timidamente sul pavimento,
mentre in tutta la tua sensualità e genuina bellezza
ti lasci coccolare dal calore della doccia bollente e
ti abbandoni al massaggio dell'acqua sul tuo corpo.

Altrettanto dolcemente, tua moglie si accarezza
il tondo ventre che ti porta dentro, più concretamente che mai,
più amorevolmente che mai.

Eccolo
il vostro amore,
di cui si è smesso di parlarne
per iniziare a farne, viverne,
sentirne il caldo abbraccio, l'odore,il calore
percependolo più bello, vero e sincero
di qualsiasi utopia o ideale.

Solo così
la vita potrà diventare un sogno,
non rinchiudendosi in una torre d'avorio, ma
cercando di trovare in essa tutto l'amore del mondo.

Quell'amore che inebria
ogni goccia di vapore acqueo che riempie la stanza,
che vi avvolge, protegge, rassicura.

Le dona essere tua.
Sì, le dona.

un giorno disumano


ora che te ne vai
e mi lasci sempre meno sola
ora che non ci sei
sara' un'altra musica

ora che te ne vai
hai smesso anche di fumare
e non ho piu' rancore
per tutte quelle cose
che avrei voluto dire

da principio era la neve
non e' stata colpa mia
siamo andati in culo al mondo, ma ci sei finito dentro
e ci son venuta anch'io
che mi son venduta a dio
per non esserti lontano
in un giorno disumano

ora che te ne vai
senza farti una ragione vera
e' civile incomprensione
questa e' la musica e forse in qualche nota restera'
qualcosa che per ora se ne va

ora che te ne vai
non fai piu' rumore
non fai nessun dolore
non c'e' nessuna grazia
e' un ago dritto al cuore

da principio era la neve
non e' stata colpa mia
siamo andati in culo al mondo, ma ci sei finito dentro
e ci son venuta anch'io che mi son venduta a dio
per non esserti lontano
in un giorno disumano

da principio era la neve
e per noi ho deciso io
che mi son sentita dio
per amarti da lontano
in un giorno disumano

ora che te ne vai
e mi lasci in quelle notti al buio ad aspettare
con le ginocchia in bocca in quel silenzio ingordo finche' non avrò toccato il fondo
e' un valzer sottovoce
e tornera' la luce

da principio era la neve
non e' stata colpa mia
siamo andati in culo al mondo,ma ci sei finito dentro e per noi non ho deciso io
che che non ho voluto questo addio
ma ti amo da lontano
in un giorno disumano.


(testo orginale modificato)