11.12.08

surrealtà

per te che accompagni le mie notti. tutte le mie notti.
per che mi disturbi dall'asana dell'albero e, a volte, anche del cobra.
per te che tolleri così a fatica la deconcentrazione, ma adori la surrealtà della nostra -forzata, a tratti, dalla mia.
per te che leggi tutto e non commenti mai.
per te che starai scrivendo.
per me che starò leggendo.


infiniti.
come i giorni che mi separano dal 20.
come i minuti che mi separano dal momento di surrealtà quotidiano.

pieni.
come i dialoghi sulla surrealtà.
come un commento sulla non realtà.

devastante.
come l'attesa per un verdetto.
come un'aspettativa che non si sa fino a che punto potrà essere disattesa.

ineffabile.
come l'ermetismo.
come la riservatezza.

ilare.
come woody nei momenti migliori.
come il mondo dell'arte contemporanea.

"ma come?, dice lui,  non ti piaceva quel cubo di plexiglas in mezzo alla stanza?
o quella scatola di polistirolo sotto la scala?"

inizio a ricordarmi.
la mia attenzione ha avuto, stranamente, alcuni attimi di concentrazione.
e il soggetto di tutto questo, non è che un surreale mondo notturno che addolcisce le tristi notti di anime vaganti, ignare di cosa le attenderà al di fuori di questa pittoresca comédie humaine.
vladimir ed estragon saranno lì.
ogni notte. 
ad aspettare.
ad aspettarlo.
anche se sanno che arriverà sono nel momento in cui inizieranno a cercarlo.
sapientemente.