12.7.07

l'isola del tesoro


dani.

tutto e niente.
io e il mondo.
tu ed io.
noi e loro.

un binomio inseparabile.
impossibile stare senza l'altro.
impossibile stare senza te.
impossibile vivere ogni giorno senza saperti accanto.

ma, in fondo, anche se agli antipodi rispetto a questa grigia città, so che ci sarai.
so che ci saremo.
so che il nostro binomio rimarrà tale: nulla riuscirà ad allontanarci.
nulla.

o forse sarà proprio questo nulla che attenterà le nostre anime sole, forse sarà proprio il senso di vuoto e solitudine che attenterà due giovani anime nel fiore dello sviluppo, che cercherà di allontanarle, che cercherà di inimicarle, di cancellare tutta la magia che hanno costruito insieme nel corso del tempo, che cercherà di renderle meno speciali, meno invidiabili.

cos'altro non siamo se non invidiabili?
cos'altro non siamo se non speciali?

dobbiamo crescere ancora tanto, dani.
devo crescere ancora tanto, dani.

devi crescere ancora tanto, dani. o forse no. sicuramente meno di me, sicuramente meno dell'insicura personcina che sta scrivendo, sicuramente mi hai già aiutato a crescere tantissimo, sicuramente se non ci fossi stato tu non sare quella che, nel bene o nel male, mi ritrovo ad essere.

sicuramente.
sono convinta di tutto ciò.
sono convinta di come il nostro rapporto non potrà venire attentato da nulla, nulla su qs terra, nulla in questo universo visto che è già stato messo abbastanza alla prova...

cazzo, parti!
non oso immaginare le nostre vite separarsi dopo 27 mesi di incessante vita insieme in ogni situazione e ogni luogo.

un climber, un piccolo e breve elogio per un grande e coraggioso uomo.

perdersi nella retorica può non essere utile a descrivere la persona che sei; potrebbe forse aiutare a descrivere la persona che non sei, quella che non sarai, quella che non sei stata.
perferirò tralasciare ogni forma di retorica e cercare di trasmetterti tutto l'amore che provo, nei gesti che ogni giorno ti accompagneranno nel tuo cammino, nelle mani che ogni giorno ti asseconderanno prima della partenza, nelle gambe che ogni giorno accorerranno da te.


mi mancherai alla follia.
mi mancherai più della magnesite in un'umida giornata scalatoria.
mi mancherai più degli occhialini in una clorosa piscina.
mi mancherai più della crema solare in una piatta giornata di sole in val di mello.
mi mancherai più della bici in una giornata di sciopero dei mezzi.
mi mancherai più della frontale in una notte di campeggio selvaggio.
mi mancherai più della farina durante la preparazione di una pizza.
mi mancherai più del latte la mattina.
mi mancherai più dell'autan durante una serata estiva.
mi mancherai.
mi manchi già.
cerco di non pensarci, ma questa volta non per scappare dai problemi, ma per non distruggermi più di quanto non farò quando la partenza sarà avvenuta.

va' climber, va'.scala, vola, ama, annusa, gusta, gioisci, godi, temi, ma soprattuto, vivi.

questa è l'occasione che ti è stata data.
questa è l'occasione che aspettavi da tempo.
vivila.
tutta.
non perderne neanche un attimo.

diventa un pò più come me in questo periodo che sono codeste le occasioni che maggiormente si addicono alla mia spicciola, misera, ma a tratti funzionale, filosofia.
spero di riuscire a viverla un pò con te.
spero di riuscire a diventare un pò più te.

mollate gli ormeggi... si salpa!
pirati di tortuga... tremate!
sta arrivando.

wordless me - loveless you


"notte prima degli esami"-mi consigliano.
“notte dopo un esame”-mi si addice maggiormente.

come avrei potuto non guardarlo.
come avrei potuto non pensare a te non appena i titoli di coda avessero fatto il loro ingresso.
come avrei potuto non pensare a te durante ogni singolo fotogramma, ogni singola battuta, con quell'accento così romano, con quell'accento così tuo, con quel modo di essere che così tanto ti contraddistingue.
come avrei potuto non.
avrei.
non ho.

non ce la faccio.
impossibile.
cazzo, ma perchè, cazzo.
non ce la faccio.
possibile che non riesca a non amarti.
possibile che non riesca a convincermi del male che mi hai fatto per starmene definitivamente lontana da te.
possibile che non riesca a capire e a farmi una ragione del fatto che tutto ciò che mi sento dire, forse, un fondo di verità ce l'ha?
possibile.
reale, direi.
surreale a tratti.
sublime a momenti.
logorante, altri.

in una serata come questa, in una serata in cui tutto sembra essere giunto al meglio, in cui tutto lo stress pre-esame sembra essere svanito nel nulla, in cui l'estate sembra farsi sempre più prossima, in momenti come questi emerge un piccolo, ma costante pensiero chemi impedisce di godere appieno di tutto ciò: emerge una fottutissima immagine che mi impedisce di sorridere, emerge la sola e ancor più fottuta immagine che, sola, mi fa sorridere.

perchè sto così male, perchè, cazzo, perchè.

semplice e lineare risposta.

perchè?

detesto coloro i quali si piangono addosso, detesto chi non riesce ad andare avanti, detesto chi fallisce, detesto chi demorde, detesto chi lascia le cose a metà, detesto chi non crede, detesto chi non ama.
detesto.

mi detesto.

per tutto di cui sopra mi detesto.

non riesco a non piangere.
perchè dovrei non piangere?
perchè dovrei piangere?

non mi ami.

la risposta a tutto.
detta bene o detta male, proferita garbatamente in dolce stilnovo o urlata da una sudicia cornetta di un infettattissimo telefono pubblico, la sostanza non cambia.

nulla cambia.
o forse era che tutto mutava e nulla si distruggeva.
non ricordo bene.
non ricordo nulla.

la mia mente è un test a completamento guidato le cui risposte sono state inavvertitamente coperte con un foglio bianco prima che venissero fotocopiate.

ma porca puttana.

odio chi bestemmia.
lo detesto, direi.

la mia sintassi odierna è ridotta a un periodo monoproposizionale privo della benché minima forma di articolazione e subordinazione: pensieri vuoti, bianchi, senza senso.

o forse un senso ce l'ha...

invece di pensare a ciò che altri cantavano, dovrei cercare di capire per quale cazzo di fottutissimo motivo sia qui a piangermi addosso e a pingere su dei tasti che nel cuore della notte cercano di dare un senso ad un sentimento informe che si è creato nel bel mezzo del mio ventre.
nel mezzo.
al centro.
tu.

ogni cosa ti gira intorno.
"sei l'unica cosa che rimane a fuoco...mentre sono senza occhiali..."

non riesco a piangere.
le lacrime non scendono.
non ce la faccio.
non posso permettermi di piangere proprio nel mezzo di una così bella nottata, non posso piangere proprio quando tutti dormono, non posso piangere quando tutti ridono.
non posso.
ma cos'altro posso fare?

ho fallito.
ma ti amo.

questo può essere sufficiente più di mille altre parole, più di mille altre scuse, più di mille altre lacrime.

cerco di compiacermi in un sentimento che, così fine a se stesso, mi porterà all'autodistruzione, mi porterà ad impazzire al suono di ogni mezzo non ben identificato su due ruote che sfreccia nella notte così silenziosa e che mi passa così vicino affinchè le mie orecchie stanche possano sentirlo.

ti amo.

sei in ogni gesto-sorriso-sguardo-pianto-carezza-bagliore-flash-fotogramma-movimento-sogno-incubo-fantasia-realtà-magia-trucco-segreto-pensiero.



wordless me.
loveless you.